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Molte le ricadute positive del progetto WitS che Associazione Globe Italia ha messo in campo sul territorio della Bassa Friulana, tra queste la visibilità presso un pubblico ampio. COOP Alleanza 3.0 ha selezionato la proposta progettuale "Scienziati anche noi" all'interno dell'iniziativa “Più vicini” - “Per tutti per te Coop” con cui l’1% del valore degli acquisti dei prodotti Coop permette ai soci di sostenere iniziative sociali, culturali, ambientali. Nel mese di ottobre il progetto è stato pubblicizzato nei 7 punti vendita COOP della Circoscrizione Annia Risorgive - Buttrio - Cividale - Cervignano del Friuli, a dicembre è avvenuta la consegna dei contributi raccolti ai progetti "votati" dai clienti COOP.
Nella foto, uno dei momenti delle consegne dei contributi raccolti, presso la COOP di Cervignano. La Presidente di Associazione Globe Italia, Lorella Rigonat (prima da destra), con i Consiglieri di zona Luisa Contin (quinta da sinistra), Francesco Gratton (quarto da sinistra), la Presidente di Zona Luciana Bini (quarta da sinistra), il Dirigente COOP che si occupa del progetto, Ivan Mascarin (secondo da destra) assieme alle autorità intervenute e ai rappresentanti delle altre Associazioni premiate.
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Associazione GLOBE ITALIA ha partecipato all'evento finale del progetto PULCHRA - Horizon 2020, coordinato per l'Italia dall'Università di Udine, avendo contribuito allo sviluppo del progetto all'interno della rete internazionale di scuole GLOBE e curato in itinere la preparazione e l'accompagnamento degli studenti dell'ISIS Bassa Friulana nel percorso "Aree verdi come laboratorio ambientale".
Tra i lavori presentati, infatti, anche l'idea di rilancio del Parco Pradulin di Cervignano del Friuli, una bellissima area verde poco valorizzata vicina alla scuola, che Associazione GLOBE ITALIA nel tempo ha trasformato in laboratorio a cielo aperto, rappresentando una delle tappe in cui si è articolato il Progetto WitS.
Alcune immagini dell'evento, tenutosi il 14 ottobre presso l'Aula Feruglio, Polo scientifico dell'Università di Udine. La Presidente dell'Associazione Globe Italia Lorella Rigonat interviene su invito della prof.ssa Maurizia Sigura e del prof. Marco Contin, che coordinano il progetto PULCHRA per UNIUD. Gli studenti dell'IIS Bassa Friulana di Cervignano si preparano ad esporre il loro lavoro alle scuole partner della Regione (Liceo Copernico di Udine, ISIS Magrini-Marchetti di Gemona, ITS Deledda-Fabiani di Trieste, ISIS Il Tagliamento di Spilimbergo)
Qui il link al video di presentazione IIS Bassa Friulana - Parco Pradulin: https://youtu.be/9vVMWDpW2_Y
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L’appuntamento si è tenuto a Torviscosa, presso il CID Centro di informazione e documentazione, Piazzale Marinotti, sabato 29 ottobre alle 20.30.
La storia, tratta dal romanzo storico in lingua friulana «Re Ricard in Friûl», scritto da Gianluca Franco ed edito dalla casa editrice Clape Culturâl Aquilee, parte da un fatto storicamente appurato: la presenza di Riccardo Cuor di Leone in Friuli, che attraversò la regione lungo il ritorno dalla Terza Crociata, venne inseguito dal conte di Gorizia Mainardo fino ad essere catturato e tenuto prigioniero in Germania per diversi mesi, finché l’Inghilterra si decise a pagare all’imperatore tedesco un enorme riscatto. La vicenda narrata nel romanzo spazia da Gerusalemme ad Aquileia, da Carlino a Gorizia, dall’Aquitania a Cividale e presenta una nutrita galleria di personaggi: Riccardo Cuor di Leone e i suoi crociati, il patriarca di Aquileia Goffredo e i conti di Gorizia Mainardo ed Enghelberto, pescatori, contadini e ambulanti, calderai, guardie e soldati, marinai, locandieri e figlie compiacenti, bambini, briganti, dame misteriose e un vescovo. Una trama dai tanti intrecci, fino all’epilogo, quando uno strano tradimento conclude l’esperienza del monarca inglese in Friuli, sull’imbrunire di un giorno di novembre del 1192.
Sfondo dell’affascinante storia, il paesaggio del Friuli e in particolare della Bassa Friulana, che doveva apparire agli occhi di Riccardo Cuor di Leone ben diverso da quello che appare a noi oggi e che lo spettacolo permetterà di scoprire, grazie all’apporto scientifico di WITS #WhereistheScience?, raccontando l’evoluzione di un territorio percorso ovunque da acque di ruscellamento e di risorgiva, in parte paludoso e coperto per vaste aree da boschi planiziali, che oggi, 830 anni dopo, appare modificato dalle operazioni di Bonifica del secolo scorso, con aree agricole dedicate prevalentemente al mais, alla vite e al pioppo, in parte all’allevamento, dove sono sorte anche aree industriali importanti e dove un turismo slow sta riscoprendo bellissimi luoghi poco noti, nel rispetto dell’ambiente.
L’iniziativa culturale è uno dei contributi del progetto WITS #WhereistheScience?” per portare all’attenzione delle nostre comunità un territorio prezioso, che Globe Italia in FVG si impegna a tutelare con il contributo degli scienziati della rete internazionale del Programma GLOBE. Si tratta di trasferire conoscenze e favorire lo sviluppo di competenze relative all’educazione scientifica, ambientale e alla sostenibilità a vecchie e nuove generazioni, rileggendo questi luoghi fisici esperienziali con una serie di attività hands-on e misure significative di parametri ambientali, secondo protocolli scientifici condivisi.
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Di seguito alcune immagini della serata, che ha coinvolto un pubblico attento e curiosiosissimo nei confronti di questa proposta di spettacolo in cui assieme alla storia, alle leggende, al paesaggio e alle tradizioni, si immaginano e si praticano i luoghi della scienza.
Qui il video dell'evento: https://www.youtube.com/watch?v=Fgpz6W2AZVw
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Quali sono i rischi a cui è esposto il prezioso patrimonio archeologico del sito UNESCO di Aquileia a seguito dei cambiamenti climatici in atto? E, indirettamente, come verrà interessato il tessuto sociale ed economico della Bassa Friulana nel suo complesso? Il tema è stato affrontato con il supporto di numerosi dati scientifici che gli esperti hanno messo a disposizione del pubblico nel corso della preannunciata Conferenza organizzata da Associazione GLOBE ITALIA tenutasi ad Aquileia il 2 dicembre 2022, tappa conclusiva del progetto WitS #Where is the Science?
Video di sintesi Conferenza di Aquileia: https://www.youtube.com/watch?v=pV_AZMkP1P0
La registrazione integrale degli interventi è disponibile sul canale youtube dell'Associazione: https://www.youtube.com/watch?v=OX3nYOWu0s4 (NdR: i primi 16 minuti sono poco fruibili per problemi audio, ce ne scusiamo).
Il Sindaco di Aquileia Zorino, sottolineando l’impellenza della necessità di intraprendere azioni puntuali di informazione alle comunità sul tema della Conferenza, ha centrato il suo intervento su un inquadramento storico e sulle azioni che nel tempo sono state attuate sul territorio già dal tempo dei Romani per il convogliamento delle acque superficiali, per arrivare poi alle grandi opere di bonifica di fine Ottocento e inizi Novecento, oggi gestite dal Consorzio Bonifica, che hanno strappato al mare le terre che oggi costituiscono la Bassa Pianura Friulana, la nostra “piccola Olanda”.
Il Sindaco di Aquileia - Emanuele Zorino, la glaciologa Florence Colleoni dell'OGS di Trieste
La glaciologa Colleoni, di ritorno da COP27, ha presentato molti dati previsionali, in tutta la loro reale drammaticità, relativi all’innalzamento dei livelli degli Oceani in generale, e dell' Adriatico in particolare, a seguito dei 2 fattori che lo regolano: da un lato, l’aumento di volume dovuto alla dilatazione termica che la parte liquida del nostro Pianeta subisce assorbendo il 90% del calore da irraggiamento solare, in aumento a causa dell’incremento dell’effetto-serra causato dai livelli di CO2 dell’aria. Dall’altro lato, lo scioglimento di ghiacciai e calotte polari che, soprattutto in Antartide – con un fenomeno sommerso e quindi apparentemente non visibile – sono già evidenti e sono un fattore che, ormai innescato, procederà per i prossimi decenni con un andamento oggi solo in parte prevedibile. La ricercatrice ha delineato due scenari, uno ormai certo, basato su un incremento medio della temperatura globale di +1,8°C, uno più catastrofico, basato su un aumento medio della temperatura di +4,4°C, al quale l’attuale trend potrebbe portare se non verranno attuate pronte azioni di riduzione della CO2. La ricercatrice ha delineato gli innalzamenti dei livelli del mare che nelle nostre aree potrebbero derivare da questi due scenari, innalzamenti ormai certi che potranno andare da valori di 30-60 cm da qui a fine secolo nel caso più favorevole, fino a valori di alcuni metri nel caso più critico proiettato su un arco temporale fino al 2300, scenari questi che devono essere tenuti assolutamente in considerazione dalle comunità e dalle autorità responsabili della gestione dei territori, per individuare pronte azioni di mitigazione.
Dee momenti dell'intervento della Dott.ssa Colleoni
L’Ingegnere Barbara Fico, nel suo intervento ricco di spunti di approfondimento sul ruolo del Consorzio di Bonifica nella regimentazione delle acque allo scopo di mantenere in sicurezza gli insediamenti urbani e garantire l’uso agricolo dei suoli, ha mostrato come il Consorzio di Bonifica stia già oggi attuando azioni di potenziamento ed efficientamento delle idrovore, che dal Tagliamento all’Isonzo garantiscono il continuo sversamento a mare delle acque superficiali e di risalita dalle falde raccolte nei canali di bonifica, mentre con l’innalzamento degli argini fronte-mare e delle sponde fluviali si cerca di impedire le inondazioni conseguenti alle mareggiate e le esondazioni dei fiumi conseguenti agli eventi atmosferici estremi purtroppo già in atto.
Il Direttore della Fondazione Aquileia Tiussi ha raccontato come già nei decenni scorsi siano state realizzate opere per drenare l’acqua dalle aree del Foro Romano che altrimenti sarebbero già impaludate e ha focalizzato l’attenzione sui danni per sommersione che l’area archeologica potrebbe subire a causa di un prossimo non controllabile innalzamento dei livelli delle acque, i danni derivanti dall’erosione che i livelli di marea potrebbero apportare con il sali-scendi, e infine i danni derivanti dalle precipitazioni estreme, le cosiddette “bombe d’acqua”.
Gli interventi dell'ing.Fico - CBPF e dell'archeologo Cristiano Tiussi - Direttore della Fondazione Aquileia
L'intervento dell'ing. Barbara Fico del Consorzio Bonifica Pianura Friulana e un'immagine della sala
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