Recuperare il legame antico tra Mantova e le vie d’acqua, di cui molti hanno nostalgia, e al tempo stesso l’accesso alla riva destra del Rio.
Questi secondo Paolo Corbellani, presidente della fondazione “Le Pescherie di Giulio Romano”, sono gli obiettivi principali del progetto Rio Scuole, giunto quest’anno alla terza edizione, presentata nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria dove sono intervenuti anche Sandro Sutti di Labter-Crea, Lorenza Galassi di Arpa Lombardia sede di Mantova, docenti e studenti del Fermi e dello Strozzi. «In occasione della giornata dell’acqua di tre anni fa avevo lanciato assieme alle scuole l’idea di monitoraggio delle acque del Rio per farlo tornare all’antico splendore» prosegue Corbellani. «All’inizio hanno aderito gli istituti Fermi e Mantegna e da quest’anno lo Strozzi e hanno svolto un’analisi chimica e microbiologica». «Abbiamo deciso di farlo diventare un progetto storico- culturale sul ruolo che ha avuto il Rio nella storia della nostra città» sottolinea Sutti. «Il monitoraggio sta procedendo da due anni con i parametri chimici e prosegue con quelli microbiologici che sono i più critici» afferma la Galassi presentando i risultati dell’indagine chimica e batteriologica di Arpa e Ats Val Padana. «Dal punto di vista chimico si configura come l’acqua del lago superiore, che cede le sue acque al Rio, non subisca un peggioramento nel suo percorso. Dal punto di vista microbiologico in certi punti e in certi periodi dell’anno abbiamo trovato indicatori che ci hanno suggerito di indagare». —
Luca Scattolini